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CALENDARIO 07/08
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PAROLA DI SKOLA - IL BASKET A MODO MIO
lunedì, marzo 13, 2006
NUMERO 7
I PRIMI VERDETTI

Un caro saluto a tutti dal vostro Skola che torna a farsi vivo dopo parecchi giorni a causa degli ultimi probanti impegni della mia squadra e che mi hanno tenuto abbastanza occupato.
Nella palla al cesto, si sa, come in molti altri sport, i primi aromi primaverili coincidono spesso e volentieri con l’arrivo dei primi verdetti, un tirare le somme che sportivamente parlando lascia un po’ il tempo che trova, perché tutto pare delinearsi ma nulla decidersi definitivamente, i destini di squadre e società prendono delle direzioni più precise ma ancora nessuno conosce il finale del libro…
La 1^ divisione Bresciana , che è poi il tema centrale di questa rubrica, ha eletto in settimana le reginette e le “troione” della stagione: al vituperato Rolex accedono come da pronostico le 6 sorelle: Camuna, Padernese, Basket Brescia, Bagnolo, Carpendolo e Castenedolo, a far loro compagnia ecco le outsider dell’ultim’ora: Lumezzane, Occidentale, Montichiari ed a sorpresa quel Prevalle che un anno fa veniva promosso, rinunciava, ripartiva stentando ma con un finale tutto orgoglio riagguantava il proprio posto al sole. Al Casio di plastica troioneggiano Passirano, Mompiano, Ronca, Comboni, Iseo, Ghedi, Logràt, Manerbio, Barbarano e Trenzano.
Sul web in parecchi si sono già spinti in pronostici, macumbe, gufaccionate ed affini, io per ora mi astengo, anche se do già per certa la retrocessione del Passirano, che pagherà fino all’ultimo fottuto scellino bucato la batosta rifilata nel derby all’Iseo, ed anzi vi preannunzio già che sarà proprio il derby delle torbiere in versione orologio che peserà in maniera decisiva sul gozzo di Lanz e soci….e non dite che non avevo avvisato!
Discorso Rolex: peserà in maniera atroce il fattore campo, e non solo per un mero dato numerico e statistico, la squadra che dovesse cadere in casa anche solo una volta potrebbe perdere molte delle proprie certezze. D’altro canto è innegabile che più che mai quest’anno i campi più caldi e con un pubblico e tifo degni di tale nome potrebbero essere decisivi.
Verdetti dicevamo, seppur parziali, alcuni crudeli ed inattesi ci sono stati: fallimento totale per esempio delle ambizioni di Ghedi e Mompiano, che a mi avviso non meritavano di stare fuori dalla fase che conta ma che per un accumulo di circostanze e di un po’ di sfiga hanno pagato con la discesa nel limbo dei play-out, dove peraltro dovrebbero fare una passeggiata o poco più. Diverso il discorso per i Comboni: essere stati in lizza fin quasi all’ultimo per entrare nelle 10 regine è già un gran risultato ed anche per loro prospetto una scampagnata senza problemi per confermare la permanenza in 1^ divisione.
Per quel che può contare poi avrei da distribuire le mie statuette per i premi oscar alla regular season.. sapete com’è: adoro questo gioco in molte delle sue sfaccettature e vivendo intensamente ogni stagione ed ogni partita, oltre che possedendo una discreta memoria, mi è impossibile non farmi le mie personali graduatorie di quanto ho potuto osservare durante il campionato.
Premetto che parlo solo del girone B e che escludo a priori la Camuna Basket per la quale assegnerei d’ufficio i titoli di MVP, miglior Coach e miglior 6° uomo senza neanche iniziare a discutere. Comunque, stones a parte: MVP della regular season, per me: Lombardi del Mompiano: è giocatore di una categoria minimo superiore, supporta il gioco dei compagni, ne diventa all’occorrenza il finalizzatore, a rimbalzo è ottimo e come collante mi è parso assolutamente indispensabile alla sua squadra: per me numero 1!
Coach of the Year, anche qui stones esclusi: FAVERZANI, perché possiamo dirci quello che vogliamo e che i ragazzini correranno anche ma senza qualcuno che li guida nella maniera corretta le batoste sarebbero state dietro l’angolo, invece mettono in difficoltà tutti ed a chi ha provato a stare al loro gioco son arrivate le mestruazioni (vero MarconeBs?).
Rookie of the year: qui vado contro-corrente, non scelgo nessuno dell’Occidentale ma vado con Cucchi dell’Iseo, gran play secondo me, con un primo passo ammorbante e una solidità che fa ben sperare….intendiamoci, non è il prossimo Garofalo, però la sua carriera da stellina delle minors se la può fare.
6° uomo dell’anno: varie nomination, ma visto che non sempre lo fanno giocare in quintetto direi Alessandro Barone, non bestemmio se dico che è l’attaccante davvero più pericoloso della sua squadra, anche più di suo fratello a volte, ed in difesa ho provato anche sulla mia pelle che è un vero mastino.
Miglior tifoseria: gli assurdi micini della Franziacorta, che per ora hanno l’originalità di avere dato il meglio andando a vedere delle squadre che non fossero il Passirano, di cui dovrebbero essere i supporters ufficiali, vengono BOCCIATI DRASTICAMENTE da questa rubrica, anche se le loro felpe sono davvero ammorbanti, sebbene io Panthers lo avrei scritto a lettere piene…si vedeva meglio….., meglio di loro, come fattore campo, i progenitori dei ragazzi dell’Occidentale, che al palazzetto di via di Vittorio non risparmiano niente e nessuno e sono gli unici ad essere venuti a litigare anche sugli spalti del Palacamuna.
Miglior arbitro: a mani basse Pedersoli, che la provvidenza purtroppo ci ha mandato solo una volta e nella partita più scontata dell’anno, però ragazzi….che arbitro!
Match della stagione: Passirano-Comboni: over time e la legge di NZA che fa tremare l’occidente.
Dichiarazione dell’anno: “chest an en fò vente a partida”: suicida affermazione della guardia della camuna2.0 Mark Tignonsini che ha comunque avuto l’effetto di impennare il numero di presenti sulle tribune del Palacamuna in occasione delle gare della 2^ divisione.
Chi ci manca di più: lo Zone e i suoi “veci” che san giocare a basket come Maranta, Bulgari, Rossetti, Guerini ecc, che anche solo con la loro presenza nel campionato ti rendevano orgoglioso di giocare questo torneo e di certo lo nobilitavano. Per fortuna siamo riusciti a preservare il pezzo più lucente di quella collezione e lo abbiamo inserito dentro alla Canotta numero 20 della Camuna.
Chi non MI manca: piramide di Zone, cui nemmeno io mancherò, ma siamo contenti tutti e due (e vai di polemica daiiiii…..), e con cui comunque, sportivamente e sinceramente, mi felicito per la nascita del pargolo.

Ma adesso lasciamoci un po’ dietro la 1^ divisione, nell’attesa dei patemi da fase ad orologio che puntualmente giungeranno, e guardiamo un po’ al basket su scala globale:l’euroleague di basket, al pari dei nostri campionati, entra nelle fasi calde, una edizione o due fa mi toccavo pensando al Cibona, ebbene la squadra di Zagabria continua la sua marcia, travolge anche la Benetton e ha un piede e mezzo in paradiso, viceversa un incredibile Panathinaikos affonda in casa contro l’Efes e adesso è davvero nei guai. Nei guai al pari della Fortitudo, cui tutti adesso rinfacciano di non aver un giocatore cui dare la palla nei finali punto a punto. Da tifoso della F rammento la questione Budget, ma siccome non voglio fare l’avvocato difensore e basta dico che anche stando ai fatti la questione della progressiva diminuzione di euri che Seragnoli stà applicando è ben visibile: due anni fa avevamo un budget che quantificheremo col numero 100, ed eravamo in finale di Eurolega (che fino a prova contraria oggi vale quanto se non + di uno scudetto), l’anno scorso con budget 70 eravamo in finale scudetto (vinta, ok, ma si trattava di battere Milano, non la creme d’Europa), quest’anno siamo scesi a budget che chiameremo 50, e se credo di averci visto giusto usciremo adesso dall’Europa, in semifinale dal campionato e buona notte al secchio. Le favole e le leggende sono belle, ma senza “la moneta” non si và più da nessuna parte.
Sempre in tema europeo si stà invece celebrando l’ennesima consacrazione dell’anti basket di Bozo Maljikovic: l’allenatore del Real riuscirà probabilmente per l’ennesima volta a far quadrare i conti di una squadra più debole di quel che i risultati non dicano. Come? Contatti fisici reiterati e durissimi per tutto l’incontro, difesa sporca, uno o due giocatori con qualche tiro nelle mani e gestione scientifica di falli e time out. La carriera di questo allenatore è costellata di tappe simili a questa: correva l’anno 1993 se non sbaglio quando il caro Bozo, alla guida di un Limoges che oggi nemmeno si qualificherebbe per i play off di legadue, scippò una coppa dei campioni alla Treviso di Rusconi, Kukoc e Jacopini. In sala stampa dopo la finale, ricordo che Pero Skansi tuonò contro il wrestling applicato da Bilba e soci in campo, ma alla fine, con un punteggio degno di Padernese-Lumezzane, la coppa se la portarono via i Francesi.
Un altro esempio? Facile: l’anno scorso in finale di ACB, contro il Tau di Scola e Ivanovic, fresco reduce dall’impresa di Mosca, una vittoria in gara 5 al palazzo dei baschi con tutta la stampa iberica incredula ed i bookmakers che stanno ancora pagando per quella che era una finale a senso unico e che le botte del gioco del Bozo hanno invece girato dalla parte della squadra sicuramente meno forte. Questo apre la solita infinita diatriba sui limiti del regolamento del gioco, o quanto meno sulla strana interpretazione che gli arbitri FIBA ne danno. Va bene i contatti, va bene tutelare il fattore campo, il discorso delle gerarchie e menate simili, però in certi casi, come in questo appunto, ci si riduce ad un mero calcolo degli uomini a disposizione, dei falli da spendere, dei time out da chiamare e quando chiamarli ed il gioco è fatto. Si lucra un po’ sui tiri liberi altrui, si leva completamente il tiro da tre agli avversari picchiandoli e mandandoli solo in lunetta e via. La ragione, come sempre, stà nel mezzo: un po’ dalla parte di chi dice che gente come Maljikovich, o come qualsiasi coach che ha poco talento a disposizione, deve fare per forza questo gioco, ed un po’ da quelli che invece puntano il dito contro una categoria come quella arbitrale di area FIBA/ULEB che comunque permette che questi sistemi possano essere premiati anche dal regolamento. Io mi tengo le mie perplessità e dico che mi son sempre piaciuti gli operai del parquet (alla Segolini per intenderci…grande il Sego, sabato contro varese, ma nessuno l’ha notato…tutti a incensare Agliani…bleah!) e le squadre che riuscivano ad andare oltre i propri limiti, però a tutto c’è un limite…a me il Real di quest’anno fa schifo al cazzo, e me ne dolgo visto che sono un estimatore di Rakocevic.
Chiudo riallacciandomi un secondo alla post season di 1^ divisione con un annotazione storica: l’anno scorso di questi tempi al via del rolex c’erano MOSAICO-CAMUNA-PADERNESE-CASTIGLIONE-PREVALLE-BAGNOLO-SERENO-LUMEZZANE-MOMPIANO-AMICO BASKET. Leviamo le promosse e diamo per inteso che Sereno equivale a BasketBs, c’è solo una vera novità quest’anno: L’occidentale, che è una neopromossa, mentre la neoretrocessa, chiamiamola cosi, cioè l’Iseo, rischia grosso ai play-out, Montichiari era prevedibile….
CI AVETE CAPITO QUALCOSA VOI----?????
IO NO, E QUINDI CONTINUO A TOCCARMI……

FINO ALLA FINE !


Con un saluto ed un ringraziamento

Da Jeff Mcinnis
posted by gagarin @ 18:28  
3 Comments:
  • At 9:59 AM, marzo 14, 2006, Anonymous Anonimo said…

    La "Provvidenza" ha solo assecondato le richieste del biondo di gardù!
    ed è d'accordo sulle nomination (senza considerare la camuna...)... l'unica sulla quale sarei stato indeciso è il coach: bravissimo faverzani, ma che impatto ha avuto maestrelli?
    Alleluja alleluja

    Ps. Panthers mercenari!

     
  • At 11:28 AM, marzo 15, 2006, Blogger admin said…

    INTANTO AUGURI AL VECCHIO NERO SADICO...SPERIAMO SI TAGLI I CAPELLI!

     
  • At 2:51 PM, marzo 15, 2006, Anonymous Anonimo said…

    CONCORDO CON LE TUE STATUETTE SKOLA.
    ANCHE A ME MANCA ZONE, ANCHE PERCHE' FORSE NON AVREBBERO RIPESCATO L'OCCIDENTALE E PER I VECCHIETTTI DEL GIRONE B SAREBBE STATA MGLIOR FIGURA

     

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