Problemi grossi per i Black Panthers in vista dell’esordio casalingo in campionato della loro squadra del cuore. Pare infatti che sia misteriosamente scomparso lo spettacolare striscione che avevano fatto preparare per l’occasione. Lo striscione, frutto della mente e delle mani di un noto artista hippie palestinese, era stato amorevolmente riposto nel garage del Black President; il presidentissimo dei Black Panthers, pronto per essere sfoggiato all’inaugurazione del campionato, tra gli “Oooohhhh!!” di ammirazione degli astanti. Purtroppo, durante la notte scorsa degli sconosciuti si intrufolavano furtivamente nella residenza del Black President e, con un blitz rapidissimo, trafugavano il prezioso telo. A nulla serviva il sacrificio della cavia peruviana del presidentissimo, che si immolava per cercare inutilmente di fermare i biechi rapitori. Lo shock per l’accaduto è stato talmente forte che il Black President è rimasto letteralmente senza parole, tanto che, pare, siano stati sospesi ad interim i comunicati stampa ufficiali della tifoseria nero-verde. Le poche voci che trapelano dall’enclave felino lasciano intendere che i sospetti si indirizzano principalmente verso gli ultrà camuni della North Kaos, che in combutta con Gli Amici di Pimpi, l’amico di Winnie the Pooh, a loro volta istruiti dalla pericolosissima Signora in Giallo, avrebbero portato a termine il rapimento. Ma ci teniamo a precisare che si tratta soltanto di illazioni di parte. Tant’è vero che gli inquirenti fanno sapere che non tralasceranno alcuna pista, nemmeno quella che conduce ai membri della Confraternita Ariana (che, per inciso, non hanno alibi per la serata in questione). A questo punto, non ci rimane che stare in attesa degli sviluppi di tutta la vicenda, sperando che non si instauri il solito clima di violenza e odio, che potrebbe portare ai soliti spargimenti di fragole e sangue. E per cercare di placare gli animi, riportiamo un’immagine del sacro lenzuolo scomparso.
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