E’ con questo grido di gioia che accogliamo la notizia portata ieri sera da Paolo “Kunta Kinte” Radici (Roots). Infatti, dopo giorni, mesi, anni, ere geologiche di insistenti richieste, preghiere più o meno accalorate, strilla inumane, battito di piedi a terra, stepiti di varia natura, minacce assortite e chi più ne ha più ne metta, alla fine Crotti ha capitolato. No, non ci stiamo riferendo al simpatico Desi, che convolerà a giuste (?) nozze la settimana prossima, bensì al suo augusto genitore, che teneva in ostaggio il citato Radici e il suo compare Pontoglio con l’arma del “possesso del cartellino”. Da ieri, le due Sorelle Nebbia, la strana coppia della Franciacorta, i Fichi d’India di Brescia e provincia, sono finalmente liberi, completamente svincolati da ogni vincolo contrattuale, possessori dei loro propri rispettivi cartellini. Ovviamente, la nostra è una gioia interessata, essendo i due entrati a far parte della grande famiglia del Passirano Basket, per il quale presteranno opera quest’anno cestistico, al solo costo, oggi possiamo dirlo, di una vergine da scannare sugli spalti del Palaverde. La conclusione della trattativa non è stata comunque indolore e ha comportato uno sforzo ed un impegno, che, sicuramente, nemmeno Churchill a Yalta. Fondamentali per la buona riuscita dell’operazione è stata la capacità diplomatica del bel Radici, che con il suo savoir-faire, il suo sorrisso smagliato, la sua faccia da schiaffi, il suo charme latino e il suo look da gangsta rapper, è riuscito a portare la palla in meta senza colpo ferire. Proprio per questo motivo, pare che sia già stato contattato dalle Nazioni Unite per essere inviato a risolvere le maggiori questioni internazionali: Corea del Nord-USA, Cina-Tibet, Pakistan-India, Arabi-Israeliani, ecc… Eventualmente si valutano ulteriori proposte di richiesta dell’intervento di Paolo. Adesso non ci rimane che vedere come si comporteranno i due agli ordini di coach Bill, che ha già elaborato il nuovo schema d’attacco per la stagione incipiente: “Palla a Ponto e sperom’ ben’”. |
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